Chi di noi nella vita non è mai stato vittima dello stress?
Mille progetti, mille cose da fare, mille richieste da soddisfare.
Non ci priviamo di nulla, dobbiamo fare tutto.
Carriera e soldi, famiglia e relazioni, divertimenti e attività fisica, tutto al massimo possibile fino all'impossibile.
Lo stress cresce, la felicità invece no, in una spirale discendente da cui poi diventa difficile tornare indietro, incastonati nell'insoddisfazione.
Forse anche tu nell’ultimo periodo stai sperimentando questi sentimenti e trovi difficile riuscire a gestire la tua vita con tutta la pressione che avverti. O forse senti già alcuni campanelli d’allarme nel tuo corpo senza sapere che quei sintomi sono segni legati ad un eccesso di stress.
La parola "Stress" è ormai diventata di moda perché, in fondo, siamo tutti un po' stressati, anche se in pochi sanno davvero cosa sia lo stress.
E' importante avere ben chiaro in mente come funzioni lo stress ed imparare ad esserne maggiormente consapevoli, sopratutto di tutte quelle pressioni che in maniera assolutamente soggettiva percepiamo giorno dopo giorno.
In questo articolo ti aiuterò a comprendere i meccanismi alla base dello stress e ti fornirò uno strumento semplicissimo che potrai utilizzare per fare il punto della tua situazione.
Potrai capire meglio come ridurre e gestire in maniera più efficace il tuo stress.
Stress fisiologico o patologico?
La parola stress fu utilizzata per la prima volta dal dott. Hans Selye negli anni ‘50.
Attraverso i suoi studi, principalmente eseguiti su cavie animali, Selye riuscì a descrivere lo stress come una "Risposta non specifica dell'organismo a qualunque pressione o richiesta" e identificò con il nome di Stressor tutti quegli elementi capaci di generare in qualche misura una risposta di tipo stressante.
Sulla base delle ricerche più recenti lo stress potrebbe essere anche definito come qualsiasi risposta adattiva ad uno stimolo esterno o interno capace di provocare un'alterazione rispetto all'equilibrio fisiologico dell'organismo, altrimenti chiamato allostasi.
Per essere più chiari potremmo dire che lo stress è qualunque nostra risposta ad uno evento o stimolo che ci spinge al cambiamento e all’adattamento.
Queste definizioni ci permettono di identificare alcune caratteristiche chiave dello stress:
Lo stress è fisiologico: il nostro corpo è costantemente soggetto ad agenti esterni o interni che hanno lo scopo di alterare il nostro equilibrio fisiologico. Pensa per esempio alle differenze di temperatura a cui rispondiamo con brividi o con sudore, alle infezioni o, semplicemente, ai nostri cambiamenti di umore. Qualunque cambiamento interno o esterno provoca in noi un bisogno di risposta e, in definitiva, un nuovo adattamento.
Lo stress coinvolge la dimensione fisica, psicologica e sociale: gli agenti stressanti, o stressor, possono avere origini diverse e coinvolgere la sfera del fisico, delle emozioni e dei pensieri così come l'ambito della percezione sociale. Il contesto e il gruppo di persone con cui interagiamo può essere di per sé fonte di stress stimolando in noi una risposta adattiva nell'ottica di acquisire maggiore considerazione, rispetto o autorità all'interno del gruppo.
Ognuno ha il proprio stress: la risposta ad un determinato stimolo stressante è pur sempre soggettiva. Non tutti identifichiamo come stressante lo stesso elemento e rispondiamo in maniera diversa ai differenti stressor. Sicuramente un uomo africano e uno eschimese risponderanno in maniera diversa alla stessa temperatura, un reduce di guerra ed un ragazzo avranno risposte fisiche e psicologiche differenti in relazione al suono dei fuochi d'artificio a capodanno, etc...
Quindi, sulla base delle caratteristiche che ti ho descritto, potremmo dire che nello stress non c'è nulla di male, anzi...
Lo stress ci aiuta a migliorare, a trovare nuove soluzioni, ad adattarci e a crescere.
E allora perché nel mondo c'è tanta gente che SOFFRE per lo stress?
La spirale dello stress
Ogni organismo è capace di attingere alle proprie risorse interne per rispondere ai vari stimoli stressanti in una certa misura.
Quando un nuovo stressor ci spinge al cambiamento utilizziamo quelle risorse per adattarci e trovare un nuovo equilibrio.
Le nostre risorse, però, non sono illimitate e siamo capaci di rispondere allo stress fino ad un certo punto oltre il quale il nostro corpo inizia ad accusare il colpo.
Quando i fattori stressanti superano la nostra capacita di fronteggiare il cambiamento lo stress diventa fonte di disagio e disturbi.
E' in queste occasioni che veniamo colpiti dalle cosiddette "Patologie da adattamento", espressione della nostra incapacità a sopportare oltre.
Possiamo quindi soffrire di stanchezza cronica, ansia, depressione e attacchi di panico, cefalee e dolori di varia natura, un generale senso di esaurimento continuo e senza pause.
Quello che ho appena descritto è esattamente il punto più basso e profondo della cosiddetta Spirale dello stress, rappresentazione del processo che porta dalla condizione di benessere a quella dell’esaurimento fisico ed emotivo.
La dottoressa Marie Asberg del Karolinska Institute di Stoccolma utilizza la metafora del gorgo per indicare i vari passaggi che conducono un individuo a cadere nella trappola dello stress.
Descrive pertanto varie fasi:
Inizialmente lo stress è minimo e facilmente gestibile. Anche se è difficile da immaginare esisteva un tempo in cui lo stress non apparteneva alla nostra vita se non in minima parte. Le nostre giornate erano ricche di attività piacevoli, rilassanti e capaci di ricaricare le nostre batterie interne. La vita era piena ed equilibrata.
Poi subentra una fase in cui gli elementi stressanti aumentano, inizialmente senza intaccare la nostra salute. Via via che le attività stressanti incrementano possiamo sentirci un po' affaticati ma siamo ancora capaci di gestire la nostra vita.
Quando gli impegni e le preoccupazioni aumentano, per poter soddisfare le richieste crescenti dell’ambiente esterno e interno iniziamo a rinunciare a qualcosa. Inizialmente mettiamo da parte tutte quelle attività e quegli hobby che consideriamo “facoltativi”. Forse potremo pensare che sia una condizione passeggera ma con il tempo le nostre rinunce diventano sempre più permanenti.
Se le richieste aumentano possiamo decidere di rinunciare a cose sempre più importanti e la situazione può peggiorare inesorabilmente portandoci a condizioni fisiche sempre più gravi. Possiamo soffrire di disturbi del sonno, irritabilità e sintomi fisici inspiegabili fino a avvertire emozioni più forti come la disperazione e la mancanza di gioia.
L’ultimo cerchio della spirale è il più stretto: è la fase dell’esaurimento.
Questa progressione di eventi non coinvolge tutti, è possibile che tu stia vivendo una di queste fasi e non giungerai mai all’esaurimento. La ricerca ha svelato che i soggetti più attenti e dediti al dovere sono quelli che più di tutti rischiano di sprofondare dentro la spirale e, con il progredire della discesa, ritornare su diventa impossibile.
Come fare allora ad evitare di cadere in questa trappola? E come interrompere questo processo discendente e tornare su verso una vita più serena e appagante?
Come uscire dalla spirale dello stress
La ricerca è riuscita ad identificare alcuni elementi capaci di influire sulla quantità e qualità delle nostre risorse interne e sulla nostra capacità di risposta allo stress.
Il primo elemento ad influenzare il nostro livello di stress è la Consapevolezza del proprio stato interno e del proprio limite. La maggior parte delle persone che sono cadute nel vortice dell’esaurimento non hanno la minima idea di come sia potuto succedere. Si scende inconsapevolmente verso il fondo e si ci accorge troppo tardi delle conseguenze. Al contrario, chi ha una capacità maggiore di osservare i propri vissuti interni e di riconoscere gli allarmi del proprio corpo soffre meno lo stress. Infatti essere consapevoli dei propri livelli di stress e benessere è la chiave per gestire al meglio le proprie risorse interne e non cadere nella spirale dello stress.
Chi non possiede questa capacità soffre sopratutto per la sensazione di mancanza di Controllo sulla propria vita. La mancanza di controllo è un altro fattore importante che può peggiorare i sintomi e la nostra salute mentale. Quando tante attività esigono la nostra attenzione e continuiamo a sacrificare ciò che ci fa bene perdiamo sempre di più il controllo sulla nostra vita e sulle nostre emozioni.
Questo vissuto ci porta ad un’altra conseguenza importante: via via, oltre al controllo, sentiamo venir meno sempre di più la nostra capacità di Scelta. Quando non controlliamo più la nostra vita non possiamo neanche scegliere come viverla e come condurla, non possiamo scegliere cosa fare e come farlo, fino al senso ultimo di esaurimento da cui non ci sentiamo più liberi, arenati in una routine stancante e infelice.
La Mindfulness e i protocolli basati sulla consapevolezza aiutano ad acquisire queste capacità, restituendoti un senso di maggior controllo della tua vita e di scelta, e dandoti la possibilità di invertire la rotta e nuotare controcorrente risalendo la spirale verso una maggiore serenità e felicità.
Anche se non puoi/vuoi partecipare ad un protocollo di consapevolezza puoi comunque svolgere un semplice esercizio che ti darà la possibilità di porre attenzione alla tua vita e fare un'istantanea della tua situazione attuale.
Attività che nutrono e attività che esauriscono
Prendi un foglio e disegna una tabella con due colonne.
Scrivi nella colonna di sinistra tutte le attività che svolgi durante una giornata tipo o, se preferisci, di una settimana tipo. Nella seconda colonna, accanto ad ogni attività scrivi “N” se ritieni che l’attività stia Nutrendo la tua vita, scrivi “E” se invece pensi che ti stia Esaurendo.
Alla fine dell’esercizio fai un bilancio:
Quante sono le attività che stanno prosciugando le tue energie?
Quante al contrario ti stanno dando nutrimento rendendo la tua vita più ricca e appagante?
Potresti sacrificare alcune attività E per introdurre nella tua giornata più attività N?
Lo stress è una risposta adattiva dell’organismo verso stimoli interni o esterni per il raggiungimento di un nuovo equilibrio fisiologico, psicologico, sociale.
Quando lo stress, però, oltrepassa il nostro limite fisiologico possiamo cadere nella spirale dello stress e sperimentare sintomi sempre più gravi fino all’esaurimento.
La mancanza di consapevolezza, di controllo e di scelta sulla tua vita possono rendere sempre più difficile liberarsi dalle conseguenze dello stress senza la possibilità di divincolarsi dalla spirale dell’esaurimento.
La Mindfulness ti permette di acquisire nuovamente la capacità di controllo e di scelta, impedendoti di cadere sempre più in fondo alla spirale e ridandoti una vita più serena e soddisfacente.
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